Arthur Rimbaud, i poeti dei fiori

Arthur Rimbaud
Un Fiore
Da un gradino d’oro,
fra cordoni di seta e garze grigie,
fra i velluti verdi e i dischi di cristallo
che anneriscono come bronzo al sole,
io vedo schiudersi la digitale sopra un tappeto
di argentee filigrane, di occhi e di capigliature.
Monete d’oro giallo sono sparse sull’agata,
pilastri di mogano sorreggono una cupola di smeraldi,
mazzi di raso, bianchi e sottili
e verghe di rubino circondano la rosa acquatica.
Simili a un dio dai grandi occhi azzurri
e dalle forme come di neve, il mare e il cielo
attirano verso le terrazze di marmo
la folla di giovani e forti rose.

Il Tiglio
Com’è amabile il tiglio nelle sere di giugno!
L’aria è così dolce che con le palpebre chiuse
odori il vento che risuona – la città è vicina –
e porta l’aroma di birra e di vino…