Floriterapia
II Fiore di Bach
Rock Water
nel DSM-IV

Diagnostic and Statistical Manual
of Mental Disorders

Floriterapia del fiore Rock Water nel DSM-IV. In Floriterapia, sappiamo che è rigido e narcisistico, è un fiore che controlla la dieta in modo maniacale, che si sottopone a continui allenamenti per essere sempre al meglio nella salute e nella forma. In Floriterapia è il perfezionista, che persegue la propria eccellenza, sia fisica che spirituale.

Disturbi Sessuali e dell’Identità in Genere
(Floriterapia Fiore di Bach Rock Water nel DSM-IV)

Disturbi dell’identità in genere
F64.2 Disturbo d’identità in genere in bambini [302.6] – F64.0 Disturbo d’identità in genere in adolescenti o adulti [302.85] – F64.9 Disturbo dell’Identità di genere non altrimenti specificato [302.6] – F52.9 Disturbo Sessuale non altrimenti Specificato [302.9] – fissazione per una determinata immagine corporea che si vuole raggiungere.

Disturbi dell’alimentazione
(Fiore di Bach Rock Water nel DSM-IV)

F50.0 Anoressia Nervosa [307.1] – alterazione dell’immagine corporea – autostima influenzata dalla forma fisica e dal peso – avversione e diffidenza verso la preoccupazione degli altri per la propria salute, con occultamento di patologia – diminuzione dell’interesse sessuale – negazione delle conseguenze dell’astinenza alimentare – negazione implicita della propria corporeità – mancanza di consapevolezza della malattia – paura di acquistare peso – polarizzazione sul cibo – repressione delle emozioni – rifiuto di mantenere il peso corporeo sopra il normale peso minimo – rigidità mentale – quando sono presenti sintomi ossessivo-compulsivi.

Altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica
(Fiore di Bach Rock Water nel DSM-IV)

Z63.0 Problema relazionale tra partners [V 61.1] – mancanza di empatia.

Il DSM-IV

DSM è la sigla, inglese, del Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
In questo manuale la classificazione delle malattie mentali si basa sulla sintomatologia, prescindendo da caratteristiche personali del paziente. Non si tiene però nemmeno conto delle teorie e delle scuole psichiatriche esistenti, si raggruppano solo i sintomi con criteri statistici, in base alla loro frequenza nelle patologie. È quindi soprattutto un ottimo testo di consultazione veloce, estremamente utile per la comunicazione tra professionisti.

La prima edizione di questo manuale, il DSM-I, uscì nel 1952, a cura dell’American Psychiatric Association (APA), con poco più di 100 voci. Seguì poi l’edizione del 1968 (DSM-II), quella del 1980 (DSM-III), per arrivare, nel 1994 al DSM-IV. Questa edizione (nella revisione del 2000) ci mostra oggi il grande sviluppo che ha avuto questo testo in ambito psichiatrico, presentandoci la descrizione di più di 350 patologie.

La classificazione dei disturbi è di tipo categoriale, i disturbi sono presentati in classi, con insiemi di criteri descrittivi. Disturbi e malattie sono classificati secondo la somiglianza con i prototipi delle categorie, con un numero prefisso di criteri. Per la diagnosi non è richiesto che questi criteri siano tutti presenti, ma ogni categoria ne ha un numero prefissato.

Sappiamo che non esistono netti confini tra i disturbi mentali, l’intelligenza del DSM-IV è anche quella di non proporsi alla classe psichiatrica in modo rigido, ma soprattutto come un grande affresco che renda possibile orientarsi tra i vari disturbi del paziente a suo vantaggio.

Il DSM-IV divide i disturbi mentali in 5 assi:
Asse 1 – Disturbi clinici; possibili condizioni oggetto di attenzione; patologie temporanee non strutturali; disturbi imputabili a patologie extracerebrali.
Asse 2 – Disturbi di personalità e ritardo mentale, stabili, strutturali.
Asse 3 – Malattie generali e disordini fisici.
Asse 4 – Problemi psicosociali e ambientali che possono determinare o aggravare il disordine psichico.
Asse 5 – Valutazione generale del funzionamento psichico del paziente.