Floriterapia
II Fiore di Bach
Oak
nel DSM-IV

Diagnostic and Statistical Manual
of Mental Disorders

Il fiore Oak nel DSM-IV. In Floriterapia, è un fiore forte ed energico, abbastanza rigido. Oak nel DSN-IV non ha molte applicazioni. Sappiamo che ha uno spiccato senso del dovere e una forte predisposizione alla lotta, che si getta in tutte le battaglie lottando fino a esaurirsi. Ma queste non sono categorie nosologiche. Oak nel DSM-IV riguarda abbastanza pochi aspetti.

Disturbi dell’Umore
(Floriterapia Fiore di Bach Oak nel DSM-IV)

Disturbi depressivi
– depressione dovuta alla sensazione che la vita sia solo una lotta senza fine.

Disturbi di personalità
(Fiore di Bach Oak nel DSM-IV)

F60.5 Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità [301.4] – inflessibilità.

Ulteriori condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica
(Fiore di Bach Oak nel DSM-IV)

Z91.1 Non collaborazione al trattamento [V 15.81] – negazione della malattia, per bisogno di presentare una forte immagine di sé.

Il DSM-IV

DSM è la sigla, inglese, del Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
In questo manuale la classificazione delle malattie mentali si basa sulla sintomatologia, prescindendo da caratteristiche personali del paziente. Non si tiene però nemmeno conto delle teorie e delle scuole psichiatriche esistenti, si raggruppano solo i sintomi con criteri statistici, in base alla loro frequenza nelle patologie. È quindi soprattutto un ottimo testo di consultazione veloce, estremamente utile per la comunicazione tra professionisti.

La prima edizione di questo manuale, il DSM-I, uscì nel 1952, a cura dell’American Psychiatric Association (APA), con poco più di 100 voci. Seguì poi l’edizione del 1968 (DSM-II), quella del 1980 (DSM-III), per arrivare, nel 1994 al DSM-IV. Questa edizione (nella revisione del 2000) ci mostra oggi il grande sviluppo che ha avuto questo testo in ambito psichiatrico, presentandoci la descrizione di più di 350 patologie.

La classificazione dei disturbi è di tipo categoriale, i disturbi sono presentati in classi, con insiemi di criteri descrittivi. Disturbi e malattie sono classificati secondo la somiglianza con i prototipi delle categorie, con un numero prefisso di criteri. Per la diagnosi non è richiesto che questi criteri siano tutti presenti, ma ogni categoria ne ha un numero prefissato.

Sappiamo che non esistono netti confini tra i disturbi mentali, l’intelligenza del DSM-IV è anche quella di non proporsi alla classe psichiatrica in modo rigido, ma soprattutto come un grande affresco che renda possibile orientarsi tra i vari disturbi del paziente a suo vantaggio.

Il DSM-IV divide i disturbi mentali in 5 assi:
Asse 1 – Disturbi clinici; possibili condizioni oggetto di attenzione; patologie temporanee non strutturali; disturbi imputabili a patologie extracerebrali.
Asse 2 – Disturbi di personalità e ritardo mentale, stabili, strutturali.
Asse 3 – Malattie generali e disordini fisici.
Asse 4 – Problemi psicosociali e ambientali che possono determinare o aggravare il disordine psichico.
Asse 5 – Valutazione generale del funzionamento psichico del paziente.