Il fiore di Bach Wild Rose

In floriterapia, è il fiore della gioia di vivere.
E’ la Rosa canina, la rosa selvatica della famiglia delle rosacee.
E’ il fiore n. 37, Assistente Spirituale, estratto con il metodo della bollitura.

Botanica
La pianta del fiore di Bach Wild Rose, è un arbusto rampicante perenne a forma di cespuglio intricato, i suoi rami svettano verso l’alto e poi diventano arcuati per pendere verso il suolo.
È la più comune tra le rose selvatiche ed è l’antenata delle specie coltivate. Cresce spontanea in ogni tipo di clima, nelle campagne e nelle boscaglie. I rami sono ricoperti di spine acuminate e uncinate (a dente di cane), da cui il nome.
Wild Rose fiorisce tra maggio e luglio. I fiori, bianchissimi, bianco rosato o rosa, sono effimeri, hanno 5 petali a forma di cuore e vistosi stami giallo oro al centro.

Principali parole chiave del fiore di Bach Wild Rose, la gioia di vivere
Floriterapia. Il fiore lavora soprattutto su: Apatia – Depressione – Paralisi emozionale – Rassegnazione – Fatalismo – Passività.

Il fiore di Bach Wild Rose in floriterapia

Sintesi dello stato disarmonico del fiore di Bach Wild Rose
In floriterapia, vediamo che il fiore ha perso il gusto della vita, forse dopo troppe delusioni o troppe rinunce, forse perché trascina da troppo tempo situazioni di lavoro o affettive da cui non ricava alcuna gratificazione.

Wild Rose appare spento, apatico e svogliato, senza più interessi. Ha deciso di non lottare più e si dichiara fatalista, è convinto di essere sfortunato e che affannarsi per la propria felicità non abbia senso.
Non si preoccupa degli altri e dei loro desideri, ha imparato a negare anche i propri, fino a raggiungere uno stato di paralisi emozionale.

È soprattutto un fiore rassegnato, non sembra partecipare nemmeno alla propria sofferenza, come se non lo riguardasse. Spesso le sue giornate senza motivazioni sono di una noia opprimente.

Principali aspetti della struttura della personalità (psicodinamica di Wild Rose)
L’io è molto forte e rigido, chiuso, ripiegato su se stesso, il senso di sé è involuto, identificato con la sconfitta. Non c’è posto per l’ideale (super-io). Non c’è nulla da raggiungere, né di personale né sul piano sociale. L’intera sfera del piacere è come dimenticata.

Cosa evita Wild Rose
Wild Rose evita soprattutto la possibilità di ulteriori delusioni (ma forse soprattutto, con l’appiattimento emozionale, di confrontarsi con il proprio dolore, che è stato smorzato nel quadro del generale appiattimento).

Psicosomatica di Wild Rose
Non c’è più stress da tensione, ma l’adattamento a una dimensione sub-depressiva.
Il fiore è robusto e la regge anche a lungo, ma può andare incontro a fasi di depauperamento, anche come depressione maggiore.

Stato positivo di Wild Rose in Floriterapia
In floriterapia, il rimedio agisce soprattutto sulle emozioni, sbloccandole e liberando il mentale, che può di nuovo interrogarsi serenamente sul significato della vita.
Il rimedio dona energia, gioia e speranza, facendo ritrovare il gusto per la vita e le motivazioni che la rendono degna di essere vissuta con partecipazione.
La noia si dissolve.

Utilità di Wild Rose
Può essere di aiuto nei casi di astenia dovuta a eccessi sessuali.
È utile alle persone anziane che hanno perso forza ed energia vitale.
Può essere d’aiuto nell’ipotonia muscolare, nell’ipotensione, nell’ipotiroidismo, nel’impotenza sessuale, nell’indebolimento generale di organi o apparati e nelle malattie lente a guarire.

In floriterapia, differenziare Wild Rose soprattutto da
Cherry Plum: per la repressione dei desideri.
Clematis: per l’apatia e il disinteresse verso il proprio miglioramento.
Gentian: per lo sguardo deluso sul mondo, convinti che a loro non riservi molto; per lo spirito rinunciatario; perché possono aver subito troppo nella vita.
Gorse: per l’assenza di lotta contro le avversità.
Mustard: per la depressione.
Pine: per la sistematica rinuncia ai desideri.
Star of Bethlehem: per lo stato stabile di malinconia.
Sweet Chestnut: per non riuscire a vedere vie d’uscita alla loro sofferenza.