Il fiore di Bach Sweet Chestnut

In Floriterapia, è il fiore che rinasce dalle proprie ceneri.
E’ la Castanea sativa, il castagno, famiglia delle fagacee.
E’ il fiore n. 30, Assistente Spirituale, estratto con il metodo della bollitura.

Botanica
L’albero di Sweet Chestnut è grande, massiccio, ha la chioma espansa e globosa. Può raggiungere i 35 metri di altezza e cresce preferibilmente nella mezza montagna, nelle zone umide e fresche, formando grandi boschi, da solo o con altre specie.
Sweet Chestnut fiorisce nella tarda primavera, con infiorescenze assai odorose. I fiori maschili sono lunghi amenti bianco-giallastri, eretti come spighe; quelli femminili hanno piccoli lobi verdi, e spuntano in gruppetti alla base dei rami.

Principali parole chiave del fiore di Bach Sweet Chestnut, il gelo interiore
Depressione – Perdita di punti di riferimento – Sensazione di non avere vie d’uscita – Senso di morte interiore – Senso di solitudine totale – Senso di vuoto – Lutto.

Il fiore di Bach Sweet Chestnut in Floriterapia

Sintesi dello stato disarmonico del fiore di Bach Sweet Chestnut
In floriterapia il fiore riguarda lo stato che segue il momento in cui sono crollati punti di riferimento importanti reali (materiali o spirituali) e sembra di aver perduto, con essi, il senso della propria vita.

Sembra di non avere vie d’uscita alla sofferenza, si è disperati, ci si sente intrappolati in un dolore che non si risolverà mai, come se fosse morta per sempre la capacità di provare gioia.
Il fiore è raggelato, ha un senso totale di solitudine, non sa comunicare il suo dolore, che trattiene interamente dentro di sé. Non riesce a piangere, né a pregare se è credente.

Sweet Chestnut rappresenta un momento importante, che precede un cambiamento sostanziale. Bisogna aspettare che sorga qualcosa di nuovo nella vita: le gocce aiutano a fare questo passaggio in meno tempo e con minor tormento.

Principali aspetti della struttura della personalità (psicodinamica di Sweet Chestnut)
L’io è forte e irrigidito su posizioni di ritiro. Non ci sono indicazioni per dire se ci sia un buon senso di sé e della propria identità. Non ci sono più ideali o mete (super-io), non ci sono alibi, la sfera del piacere è come dimenticata.

Cosa evita Sweet Chestnut
Non è capace di alcuna valutazione obiettiva degli eventi.

Psicosomatica di Sweet Chestnut
Conosciamo Sweet Chestnut in stato d’allarme, in uno stato di tensione acuta, che il fiore sopporta anche a lungo, nonostante la sofferenza e con suo stesso stupore.
Non ha modalità per scaricare l’ansia e la fase di esaurimento è sempre dietro la porta, con insonnia, veglia allucinata, tormento.

Stato positivo di Sweet Chestnut in Floriterapia
Il rimedio agisce soprattutto sulle emozioni.
Il mentale ritrova velocemente la lucidità, e non si fa più travolgere dalla disperazione.
Si diventa capaci di guardarsi dentro con obiettività, di capire il motivo per cui le cose sono andate perdute.
È il fiore della trasformazione spirituale, che dona nuova energia per lottare e modificare il proprio destino.
L’angoscia si allenta, lasciando spazio a un atteggiamento emozionale positivo, che libera dal senso di oppressione.

Utilità di Sweet Chestnut
Sweet Chestnut può essere utile per riprendersi da una relazione distruttiva che abbia lasciato dentro la sensazione di terreno bruciato.
Nonostante non ci siano manifestazioni esterne di sofferenza, è un grande rimedio della depressione dovuta alla sensazione di non avere più motivi per vivere.

In floriterapia differenziare Sweet Chestnut soprattutto da
Gentian: per la difficoltà di pregare nonostante il desiderio.
Honeysuckle: per la sofferenza dovuta a perdite subite.
Mustard: per la depressione.
Wild Rose: per non riuscire a vedere vie d’uscita dalla sofferenza.