
Il fiore di Bach Hornbeam
In Floriterapia, è il fiore della freschezza mentale.
E’ il Carpinus betulus, carpino bianco, famiglia delle betulacee.
E’ il fiore n. 17, Assistente Spirituale, estratto con il metodo della bollitura.
Botanica
Hornbeam è un albero dal tronco robusto che può raggiungere più di 24 metri. E’ diffuso nelle stazioni montane e nei boschi. Una volta faceva parte delle foreste che ricoprivano la Pianura Padana.
Fiorisce in aprile o in maggio, con fiori verdastri, numerosi e appariscenti, dall’involucro fogliaceo e squamoso che li fa assomigliare a cornetti aperti.
L’immagine è per gentile concessione del sito Lintver.
Principali parole chiave del fiore di Bach Hornbeam, lastanchezza mentale
Astenia mentale e/o fisica – Surmenage mentale – Stanchezza – Procrastinazione – Convalescenza – Difficoltà a riprendere il lavoro dopo il riposo – Stress.
Il fiore di Bach Hornbeam in Floriterapia
Sintesi dello stato disarmonico del fiore di Bach Hornbeam
In floriterapia vediamo come Hornbeam soffra di un senso di affaticamento generale. Si percepisce debole, mentre in realtà è stanco solo il mentale, indebolito da un eccesso di lavoro (per esempio la preparazione di un esame) o saturato da una routine troppo ripetitiva. La sua energia non è però assente, è solo bloccata nella testa, il fisico ne è rimasto come privo.
Il fiore sente di non poter attingere più energia da se stesso, la ricerca nel caffè, nel tè, negli stimolanti in genere, di cui tende ad abusare. Il suo problema non è però la stanchezza, ma il senso come di abbrutimento che lo spegne. Avrebbe bisogno di qualcosa di nuovo, di fronte alle novità infatti questa stanchezza scompare.
Hornbeam sa quello di cui ha bisogno (in genere un’attività fisica o spirituale), ma non si sente mai pronto per iniziare, è indeciso, si sente troppo debole per intraprendere alcunché di nuovo, così rimanda, bloccandosi sempre di più.
Spesso, quando si sveglia al mattino, ha l’impressione di essere più stanco di quando è andato a dormire.
Principali aspetti della struttura della personalità (psicodinamica di Hornbeam)
L’io è abbastanza forte e strutturato, ma il fiore si percepisce come ancora incompleto, mancante di qualcosa, rovinando l’immagine di sé. Vive così l’ideale (super-io) in modo unicamente personale, come desiderio di raggiungere una vita ricca e interessante, che però non persegue.
Il piacere è importante, ma resta troppo spesso inappagato perché subordinato all’ideale.
Cosa evita Hornbeam
In floriterapia questo fiore evita il confronto libero con il piacere (che sembra temere).
Psicosomatica di Hornbeam
La tensione dello stato d’allarme può essere cronicizzata come leggera tensione mentale, che il fiore regge anche a lungo, poiché la sua infelicità si scioglie non appena entra nell’azione. La fase di esaurimento, come stato di abbrutimento stabile, può essere raggiunta con il tempo se il fiore si trova incastrato in una routine con troppo poche occasioni di uscirne.
Stato positivo di Hornbeam in floriterapia
Il rimedio agisce sull’organizzazione energetica del mentale, che riesce a recuperare la sua energia e diventa capace di lucidità.
Si conquistano la chiarezza, la capacità di stare nel presente e di sentirsi gratificati dal proprio lavoro.
Affluisce una nuova vivacità di pensiero e di spirito, che permette di affrontare bene lo stress.
Il sonno diventa ristoratore.
Utilità di Hornbeam
Hornbeam è utile nella convalescenza che non si risolve, quando si dubita di aver recuperato la forza per tornare alle proprie attività.
È uno dei rimedi elettivi degli stati generali di stress, poiché distribuisce armonicamente l’energia nei diversi centri del corpo.
Aiuta le persone costrette a routine impegnative e troppo ripetitive.
Bach lo indica per tutti i disturbi della vista, preso oralmente in gocce ed esternamente in impacchi.
In floriterapia differenziare Hornbeam soprattutto da
Agrimony: per il bisogno di riempire gli gli spazi vuoti con qualche attività.
Impatiens: per il bisogno di riempire gli spazi vuoti con qualche attività.
Oak: per il bisogno di riempire gli spazi vuoti con qualche attività; per la stanchezza.
Olive: per l’astenia.
Vervain: per il bisogno di riempire gli spazi vuoti con qualche attività.