Il fiore di Bach White Chestnut
In floriterapia, è la serenita mentale.
E’ l’Aesculus hippocastanum, ippocastano, famiglia delle ippocastanacee.
E’ il fiore n. 35, Assistente Spirituale, estratto con il metodo del sole.
Botanica
È lo stesso albero del fiore White Chestnut. Qui Bach ha utilizzato la gemma invece del fiore già formato.
L’albero ha una bella chioma ed è molto usato a fini decorativi. Il tronco è eretto, i rami rivolti verso l’alto, la crescita rapida.
White Chestnut fiorisce tra aprile e maggio. I fiori sono bianchi, maculati alla base di giallo o di rosso. Sono raccolti in candelabri piramidali rivolti verso l’alto.
Principali parole chiave del fiore di Bach White Chestnut, la Serenita mentale
Il fiore lavora principalmente su: Pensieri ossessivi – Tensione mentale – Insonnia – Rimugini – Tormento – Ansia – Confusione e stati confusionali – Bruxismo.
Il fiore di Bach White Chestnut in floriterapia
Sintesi dello stato disarmonico del fiore di Bach White Chestnut
In floriterapia, questo fiore lavora negli stati acuti mentali: Il fiore è ossessionato dai pensieri diventati ossessivi, in genere ruotanti intorno a problemi, soprattutto pratici, che deve affrontare. Non riesce a venirne a capo, a riordinarli, perché non riesce a concentrarsi, resta intrappolato nel meccanismo stesso del pensare.
Vorrebbe riuscire ad analizzare le situazioni problematiche con calma, ma gli è impossibile, i pensieri sono diventati come autonomi, gli fuggono di mano, si ripetono sempre gli stessi impedendogli un ragionamento razionale. Tutto questo comporta una tensione mentale alta e un buono stress.
Di base è un fiore tendente all’ansia, poco tempestivo con gli altri, e se ne duole, perché vorrebbe avere sempre la risposta pronta, anche tale da lasciare gli altri ammirati. Non riuscendoci, immagina la scena nella fantasia e se ne appaga abbastanza. Quando ha un incontro importante, immagina prima la scena e fa le prove mentali.
Il fiore può avere un continuo dialogo interno, che non gli fa riprendere fiato, dovuto a una idea fissa, a una preoccupazione. La sua mente è sempre sovraccarica e causa insonnia.
Principali aspetti della struttura della personalità (psicodinamica di White Chestnut)
L’io è fragile e poco strutturato, si lascia disorganizzare completamente dai problemi.
L’ideale (super-io) è astratto e personale, basato su una grande immagine di se stesso solo fantasticata. Non c’è un rifiuto del piacere, ma, nell’economia del fiore, appare secondario.
Cosa evita White Chestnut
In floriterapia, il fiore non prende coscienza delle proprie insicurezze (si appaga dei successi ottenuti nella fantasia).
Psicosomatica di White Chestnut
La tensione può essere cronicizzata come tendenza all’elucubrazione, con recriminazione sugli aspetti sgraditi di se stesso. Lo stato di allarme insorge acuto di fronte a problemi e imprevisti.
Il fiore non sopporta bene lo stress e si esaurisce rapidamente, nonostante scarichi un poco di tensione con l’agitazione e parlando ad alta voce. Raggiunge presto uno stato di depauperamento nervoso.
Stato positivo di White Chestnut in Floriterapia
Il rimedio rilassa il mentale. L’energia vitale, prima bloccata dai pensieri, torna a fluire e si riesce a dominare il pensiero, che diventa costruttivo e realista, senza più circoli viziosi.
Si ritrovano la chiarezza del pensiero e la quiete interiore.
Utilità di White Chestnut
Il rimedio è utile in tutte le forme di marasma mentale.
È sempre da provare nell’insonnia e nel sonno leggero, interrotto da risvegli frequenti.
È spesso indicato per l’alopecia da stress e il bruxismo.
In floriterapia, differenziare White Chestnut soprattutto da
Cerato: per il desiderio di apparire sicuri e disinvolti in mezzo agli altri.
Clematis: per l’abitudine a consolarsi fantasticando situazioni migliori.
Mimulus: per il disorientamento di fronte ai problemi da affrontare.