Il fiore di Bach Beech

In Floriterapia, è il fiore della tolleranza.
E’ il Fagus sylvatica, il faggio, della famiglia delle fagacee.
Fiore n. 3, Assistente Spirituale, estratto con il metodo della bollitura.

Botanica
Albero imponente, dal tronco importante e spesso tortuoso, dalla chioma compatta ed espansa. Può raggiungere i 40 metri e vivere più di 600 anni. È comune in tutta l’Europa, nei boschi e nelle foreste, preferibilmente di montagna.
Beech fiorisce da aprile a maggio, con fiori poco vistosi, raccolti in numerosi amenti, penduli e giallognoli i maschili, verdastri e più piccoli i femminili.

Principali parole chiave del fiore di Bach Beech, il fiore della tolleranza
Intolleranza – Irascibilità – Arroganza – Superbia – Criticismo – Idiosincrasie – Rigidità.

Il fiore di Bach Beech in Floriterapia

Sintesi dello stato disarmonico del fiore di Bach Beech
In floriterapia, Beech non tollera praticamente nulla di quanto appena non gli garbi (specie l’ignoranza e il chiasso), vi reagisce spesso con un criticismo distruttivo, quando non con proverbiali attacchi di ira.
Redarguisce continuamente gli altri, che considera inferiori se diversi da lui. E’ convinto di avere sempre ragione, che tutti, se vogliono, possono crescere e migliorare (rientrando alla fine nei suoi parametri).

Beech non capisce gli errori, le debolezze e le contraddizioni degli altri, che accusa di cattiva volontà. Con se stesso è più clemente, in grado di riconoscere le proprie mancanze, ma con fatica ad ammetterle.
Spesso è intelligente e la sua critica non è senza fondamenta, ma il suo modo di porla è sempre offensivo. Di base è permaloso, collerico, severo e formale, scontento di tutto e di tutti.

Vorrebbe attorno a sé più educazione, più amore, più senso estetico. La prima cosa che nota, negli altri e negli ambienti, è sempre quello che vorrebbe correggere.

Principali aspetti della struttura della personalità (psicodinamica di Beech)
L’io è forte e rigido, completamente autocentrato e molto affermativo. Il senso di sé è altamente positivo e il fiore non lo mette mai in discussione, senza coscienza di mancare di ogni flessibilità.
Il super-io riguarda se stessi, è anch’esso molto forte, spinge verso un’immagine personale basata sulla superiorità dei propri valori. La sfera del piacere non viene discriminata, ma facilmente sacrificata ai bisogni dell’ideale.

Cosa evita Beech
In floriterapia, il fiore evita soprattutto la coscienza delle sue debolezze e delle sue contraddizioni, spesso anche quella dei propri bisogni affettivi.

Psicosomatica di Beech
Lo stress è spesso cronicizzato, proviene dal continuo fastidio che il fiore riceve dagli altri e dal sociale in genere, che si manifesta con una tensione latente (spesso inconscia) che il fiore regge a lungo, poiché la scarica come irascibilità.
La fase di allarme, e quella di depauperamento, sono raggiunte raramente. L’ideale (super-io) abbraccia il sociale, come desiderio di vedere intorno a sé più amore e gentilezza, che il fiore cerca di promuovere con le sue critiche.

Stato positivo di Beech in floriterapia
Agisce soprattutto sul mentale, ammorbidendolo e permettendo una maggiore oggettività verso se stessi e i propri limiti.
Il rimedio rende più tolleranti verso gli altri.
Si diventa più malleabili e si indebolisce la corazza dell’intolleranza, prima inflessibile, permettendo all’intelligenza di arricchirsi anche attraverso gli altri.
Il rigore mentale si ridimensiona, viene lasciato spazio alle emozioni, che possono finalmente emergere e rendere il fiore più caldo e più affettivo.

Utilità di Beech
Il rimedio ha un’azione sedativa sul mentale.
Può essere utile in tutte le forme allergiche, specie respiratorie; nelle intolleranze alimentari; nell’artrite cervicale.
Può aiutare nell’ipertensione arteriosa e nelle contratture muscolari.

In floriterapia, differenziare Beech soprattutto da
Chicory: per la superbia; per la facile irritabilità se vengono contraddetti.
Clematis: per la difficoltà ad accettare gli aspetti rozzi e volgari del mondo.
Holly: per l’atteggiamento negativo verso gli altri.
Vervain: per il desiderio di correggere e migliorare tutto e tutti intorno a sé.
Vine: per l’arroganza; per la difesa acritica della propria immagine; per la difficoltà ad ammettere i propri errori; per la volontà di dominio.
Water Violet: per la chiusura come risposta agli aspetti ordinari e volgari del prossimo.
Willow: per l’atteggiamento negativo verso gli altri.