Accademia di Floriterapia Psicodinamica
Edward Bach, i suoi fiori e quelli che hanno seguito le sue orme
I Fiori Californiani

I Fiori CalifornianiI Fiori Californiani

I fiori californiani sono tra i primi gruppi di fiori apparsi dopo Bach:
quando Edward Bach, nella prima metà del ‘900, ideò la floriterapia come sistema di cura, non immaginava di aprire la strada a tanti terapeuti che avrebbero seguito le sue orme.

I fiori venivano usati da sempre da sciamani e guaritori, ma occasionalmente, come fitoterapici o perché si attribuivano qualità magiche ad alcuni loro aspetti.

Fu Bach a capire che i fiori, esattamente come le piante usate dagli erbalisti, potevano avere qualità terapeutiche precise e importanti, anche, e non solo, in quanto espressione ultima della pianta, e portatori di forme e di colori significativi.

Dopo Bach, dopo gli anni ‘70, sono nate infatti innumerevoli floriterapie ispirate ai suoi principi, in tutte le parti del mondo. Abbiamo ora fiori californiani, italiani, francesi, hawayani, dell’Arizona, delle Bermude e via dicendo: una serie che sembra infinita.

Alcuni gruppi di fiori sono troppo numerosi (anche più di 100) per pensare che possano essere archetipi e descrivere una personalità in tutte le sue sfaccettature (come fanno invece i fiori di Bach). Sembrano rivolgersi piuttosto a segni precisi del malessere o del comportamento, spesso in modo abbastanza circostanziato.
Anche così, con questi che possiamo definire un po’ limiti, possono però arrecare beneficio.
In più, gli operatori del benessere dispongono ora di un gran numero di rimedi specifici per molte sfumature marginali dei disturbi.

I Fiori Californiani

I Fiori Californiani si assumono alle stesse dosi dei fiori di Bach e possono essere mescolati con questi ultimi nel cocktail.